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Solo
ora riesco a dedicare un post sulla splendida mostra del Barocco Novarese,
ormai conclusa, articolata su due sedi espositive: l’Arengo del Broletto e la
Sala Casorati di Novara. Essendo stata una visitatrice entusiasta di questa
manifestazione, ve la illustrerò in breve.
Il
vasto territorio della Diocesi di Novara è protagonista della mostra dedicata
al Barocco. Un territorio particolare il nostro, molto legato alle vicende
milanesi ( Novara fu annessa al Piemonte solo nel 1748) e mai abbastanza
celebrato, quasi mostrasse gelosia riguardo ai propri tesori e alla valente
cultura. Fortunatamente, esposizioni illuminate (particolarmente felici come
questa), evidenziano il fermento artistico e culturale anche in province
italiane meno “chiassose” ed esibizioniste come la Nostra. D'altronde si sa, il
carattere piemontese è notoriamente schivo.
Giuseppe Zanatta - S. Antonio nel deserto rifocillato dall'angelo |
Ambito di Giorgio Bonola - Madonna del latte |
Tra il 1630, anno della peste manzoniana, e il 1738, nel Novarese, si assiste a un processo di rinnovamento degli apparati iconografici e decorativi, stimolati dall’azione capillare di alcuni vescovi sensibili e raffinati come Benedetto Odescalchi (che diventerà in seguito Papa Innocenzo IX) e Giberto Borromeo.
Dopo la tragica pausa dovuta al contagio della peste, riprendeva così il fervore religioso ed artistico che attraverso l’immissione di nuove idee, si rinnovava in una fiorente ricchezza di forme e una sorprendente fantasia espressiva.
Guercino (Giovan Francesco Barbieri) - Dio Padre |
Ceranino (Melchiorre Gherardini) - San Michele Arcangelo |
Un lato dell' Arengo del Broletto |
I nomi prestigiosi e gli arrivi non autoctoni, arricchirono chiese, oratori e cappelle: ecco così i Preda, i Bianchi, i Nuvolone, gli Abbiati, sino a Legnanino e Magatti all’inizio del Settecento, ed arrivi da Roma, come Carlo Maratta, Luigi Garzi e Giacinto Gimignani dalla Toscana. Artisti che hanno segnato la cultura figurativa Novarese rinnovando la pittura e suggerendo canoni più moderni e ricercati. Maestri ed ispiratori di questa nuova epoca saranno il celebre Pietro da Cortona, Carlo Maratta e i famosi Guido Reni e Guercino, presenti in mostra con alcune opere di straordinaria qualità.
Luigi Garzi - Adorazione dei magi (Part.) |
Una mostra assolutamente riuscita, meravigliosamente allestita che ha contribuito a diffondere e far conoscere opere spesso dimenticate o non abbastanza valorizzate. Agli appassionati d’arte come la sottoscritta o a “semplici” esteti, consiglio vivamente anche lo splendido catalogo.
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