"Ciao Ma', come stai? Tutto bene?"
"Sì, grazie..e tu?....Ti devo dare una brutta notizia....sai che è morto Lucio Dalla? "
"....????!!!!.....?????...........Ma davvero??"
"Eh, ho sentito che ne davano oggi notizia al telegiornale...so che ti piaceva molto, così ti ho chiamata..."
"...Hai fatto bene... "
Lucio Dalla - 1978 |
Direte voi : "Beh, ecchissene...? Tanto tu ascolti Metal, Punk, Rock contaminato, Indie, Jazz...Che c'entra Lucio Dalla???".
Tutto e niente.
Oggi non voglio parlarvi dei miei lavori, ma di un grande artista italiano, un genio, un competente, sovrumano, meraviglioso jazzista. Perchè lui era tutto questo. Non voglio fare un panegirico mieloso, come tanti fecero per Lucio Battisti.
Battisti era un noioso, stonato, sopravvalutato piagnone che ha avuto la fortuna di capitare nel posto giusto al momento giusto e di incontrare Mogol, che l'ha reso grande, ma il paragone è impossibile.
Dalla era un musicista competente, un polistrumentista fantasioso che ha osato scrivere testi duri e politicizzati, (piu' volte censurati per la loro immediata schiettezza) in periodi oscuri : gli anni di piombo Italiani. Anni pesanti, di contestazione sociale, scioperi, lotte sindacali, grande impegno civico.
I suoi testi erano profondi, ironici ed al contempo leggeri, aveva una straordinaria felicità di scrittura che giungeva immediatamente al cuore dell'ascoltatore e lì si annidiava come un fantasma: sereno, sonnecchiante, rannicchiato in posizione fetale.
E' riuscito a farmi ridere con "Disperato, erotico, stomp", a raccontare con dovizia la provincia squallida e tenera con "Anna e Marco", a farci sognare e tenerci in sospeso con "La sera dei miracoli", a introdurre un film con i suoi sproloqui quasi scimmieschi con la sigla di "Lunedì cinema", a rallegrare un felice e familiare ultimo dell'anno con "Attenti al lupo" (1990-91).
Ieri, dice la stampa, a Montreux il concerto era andato bene. Una normale giornata, iniziata come tante altre. Ma la vita non è mai normale. E' così, a lungo andare ce ne dobbiamo fare una ragione.
E' stato un tradimento improvviso di quell'organo così sofisticato e sottovvalutato che portiamo al centro del nostro torace. Vogliamo farlo battere sempre, con un ritmo costante, liquido, armonioso, non troppo accelerato, ma lui è anarchico, come la vita, come tutto ciò che da sempre cerchiamo di controllare.
Quest'organo meravigioso l'ha tradito e ci ha privato di una mente gagliarda, acuta, di un talento meritevole, di un eccelso cantautore.
"Apriti cuore..."
"Amen"
..Ciao Lucio!
One of his most popular songs: http://www.youtube.com/watch?v=rKjbix9PoBU
Un post scritto col cuore.
RispondiEliminaGrazie Mairi..è che mi piaceva molto, un po' fuori come tutti noi...
RispondiEliminaArrivederci Lucio.....
RispondiEliminaChe bel post.. hai espresso quello che sento anche io.. grazie! :*
RispondiElimina